Cessione del quinto: più chiarezza su reti distributive, rinnovi ed estinzioni

La cessione del quinto rappresenta una soluzione molto interessante per chi dispone di un reddito da lavoro o pensione ed è alla ricerca di un finanziamento. E’ in pratica una particolare forma di prestito personale concesso a dipendenti, a fronte delle cessione di una quota non superiore a un quinto della retribuzione o della pensione.

La restituzione dell’importo finanziato avviene direttamente da parte del datore di lavoro o dell’ente previdenziale che effettua le trattenute e i versamenti al finanziatore. A tutela del finanziamento, troviamo una polizza assicurativa obbligatoria per il caso di morte o di perdita d’impiego del lavoratore (art. 54 D.p.R. 180/1950), e, anche, per il caso di cessazione del rapporto di lavoro, dal trattamento di fine rapporto o da altra indennità equivalente cui abbia diritto il lavoratore (art. 43 D.p.R. 180/1950).

La cessione del quinto viene disciplinata per la prima volta agli inizi del ‘900, per poi essere sistematizzata nel D.p.R. 180/1950. Negli ultimi anni, la normativa in materia ha subito alcune revisioni, assimilando la cessione del quinto agli altri prodotti bancari. Mentre in passato la cessione del quinto era prevalentemente erogata da società finanziarie, anche in nome e per conto degli istituti di credito, oggi viene gestita direttamente da molte banche e/o acquistata sotto forma di portafogli di crediti e/o contratti.

Le novità del quadro normativo in materia cessione del quinto

Le novità più recenti sono state diffuse da Banca d’Italia lo scorso marzo e si focalizzano principalmente “sui comportamenti e le prassi che la Banca d’Italia considera conformi alle norme”. Le precedenti Comunicazioni in materia di Vigilanza risalgono al 2009 e al 2011. Di recente, nella news Cessione del quinto: nuove linee guida da Bankitalia, avevamo già affrontato alcuni dei punti salienti del percorso volto a migliorare le operazioni di finanziamento mediante cessione del quinto.

A partire dal 2004, il legislatore è intervenuto con una serie di provvedimenti modificativi del D.p.R. 180/1950  con l’obiettivo di rilanciare l’economia, promuovendo la diffusione del credito alle famiglie, anche attraverso l’estensione della normativa ai dipendenti delle imprese private.

La Legge Finanziaria 2005 ha esteso la disciplina dei dipendenti delle amministrazioni diverse da quelle statali e ai dipendenti delle imprese private (art.1, comma 137, lett. d. L. 30 dicembre 2004, n. 311). Inoltre la Legge ha revocato l’esclusiva competenza dell’Inpdap, ente gestore del Fondo per il Credito ai Dipendenti dello Stato, per la copertura assicurativa obbligatoria sulla vita e i rischi impiego delle cessioni effettuate da parte dei dipendenti statali. In questo modo è stata confermata l’efficacia delle polizze assicurative private, già previste per i finanziamenti erogati ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche non statali, anche ai dipendenti statali.

Le ultime disposizioni della Banca d’Italia vanno fondamentalmente ad esaminare tre macro aree:

  • Remunerazione degli agenti in attività finanziarie
  • Rinnovi dei finanziamenti con cessione del quinto
  • Estinzione anticipata del finanziamenti con cessione del quinto

 

La necessità di rivedere le remunerazione degli agenti

Il tema della remunerazione di agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi è particolarmente sentito, anche in relazione al contesto generale di disintermediazione del credito e della automatizzazione delle relazioni tra clienti e intermediari.

In questo contesto la rete distributiva conserva nello specifico settore dei finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio e assimilati un ruolo di primaria importanza. L’Autorità di Vigilanza, ha tuttavia affermato che gli agenti continuano ad incidere “in misura rilevante sul costo finale del prodotto” (punto 39)”, richiedendo quindi ulteriori revisioni.

Gli orientamenti in materia rinnovi ed estinzioni anticipate

Per quanto concerne i rinnovi, il focus di Bankitalia è sui comportamenti opportunistici di alcuni finanziatori e della rete distributiva resi possibili da alcune interpretazioni dell’ art. 39 1° comma D.p.R. 180/1950 (punti 6, 7, 8). Richiede pertanto maggiore trasparenza in materia.

Quanto alle estinzioni anticipate, restano ad oggi l’oggetto della quasi totalità dei ricorsi sottoposti all’Arbitro Bancario Finanziario per quanto concerne la cessione del quinto.

Secondo l’Autorità di Vigilanza, bisogna far chiarezza sulla rappresentazione dei costi, anche attraverso un’informativa non analitica, con esempi rappresentativi degli importi da restituire in caso di estinzione anticipata. 

Le soluzioni di CreditOnline.it

Nonostante alcuni punti aperti, su cui si sta ampiamente intervenendo a livello normativo, la cessione del quinto resta una delle soluzioni più convenienti per chi è alla ricerca di un prestito. 

Il sito CreditOnline.it è un valido strumento per orientarsi sulle principali tematiche legate alla cessione del quinto, con la possibilità, attraverso il comparatore, di fare simulazioni gratuite e senza impegno.

pubblicato il 06/09/2018

A cura di: Alessia De Falco

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